ATHLETES – upcoming project
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Progetto tra danza, sport e vocalità che pone al centro della ricerca, e della pratica, il gesto atletico di una comunità di donne, o che si riconoscono donne, come atto di resistenza e, soprattutto, forza trasformativa.
Nella sua etimologia, e nella percezione dell’immaginario comune, l’atletismo è associato all’idea di competizione e prova fisica. Una possibilità del corpo per dimostrare la propria forza, agilità e resistenza ma anche per costruire alleanze, accordi e traiettorie di scambio.
Athletes vedrà riunirsi e interagire un gruppo di danzatrici, di sportive o ex campionesse agonistiche insieme a donne di ogni età e provenienza. Con loro anche una cantante/vocal coach che, partendo dalla vocalità propria delle discipline sportive, costruirà una tessitura corale in cui ogni donna presente potrà dare corpo anche alla propria voce.
Tutte atlete del gesto, riunite in un esercizio multiforme e trasversale, il cui grado di atletismo si dispiega nel processo collettivo e performativo dei corpi, valorizzando un atteggiamento di massima cura e attenzione alle diverse esigenze e modalità di presenza.
Nella danza, nel tracciato coreografico, nel gesto sportivo, così come nell’agire vocale, i corpi si collocano tra accordi e interconnessioni, tra eventi di reciprocità, collaborazione e coabitazione. Costruiscono alleanze a azioni di schieramento.
La corporeità individuale si potenzia solo se proiettata in una dimensione sensoriale e relazionale che eccede la geometria del proprio raggio d’azione.
In queste intersezioni, tra presenza e potenza, intende situarsi il progetto Athletes, ricercando un esercizio ritmico in continua rimodulazione e in ascolto della forza vitale, incarnata e collettiva di una riunione e pluralità di corpi.
Nella comunità di donne di Athletes, Interrogare l’atletismo, diviene anche un’occasione per riconsiderare la narrazione corrente intorno al corpo idoneo e alla capacità come valore discriminante, per orientare la visione verso una rinnovata performatività di tutti i corpi.
Di nuovi corpi, preparati alla pulsazione e decontrazione muscolare, esercitati alla trasformazione. Corpi che disimparano innanzitutto a non battersi (Elsa Dorlin) , resi esigenti e agili dal desiderio di una performatività rivoluzionaria.
PERCORSO COREOGRAFICO
Per avviare il processo di ricerca e acquisire una prima suggestione coreografica, ho pensato a una iconografia di riferimento che potesse richiamare gli aspetti anatomici e corali sopracitati, aprendo, al contempo, una serie di ulteriori riflessioni, e visioni, necessarie allo sviluppo del lavoro e a me molto care, specie in relazione alla corporeità e al valore dell’interconnessione nel movimento:
-la concertazione dei corpi,
-il valore generativo del radunarsi,
-l’esercizio e la cura del gesto quali pratiche sociali di resistenza,
-l’attraversamento e il crocevia nella relazione con lo spazio e nella costruzione di archivi gestuali.
L’iconografia in oggetto è un mosaico, stilisticamente influenzato dall’arte dei mosaicisti africani, che si trova in Sicilia, nella Villa del Casale di Piazza Armerina, una grande residenza siciliana del IV secolo d.C. dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1997.
L’opera rappresenta dieci giovani donne intente in quella che sembrerebbe una competizione sportiva. Dieci atlete donne con attrezzi ginnici (manubrio, disco, palla…) che mostrano corpi dediti all’esercizio, indossando il subligar (come si chiamava allora lo slip femminile) e la fascia mamillare, detta anche strophium, a coprire il petto, antesignani del moderno bikini.
Mentre gli atleti maschi furono celebrati fin dai tempi più remoti nelle ceramiche, nelle statue e negli affreschi, il mosaico di Villa del Casale è una delle rarissime rappresentazioni di agonismo femminile nell’antichità.
Nell’opera di Villa Del Casale ciò che emerge non è tanto un ideale estetico ma la dimostrazione di forza e vigore che traspare dai gesti delle dieci donne, simbolicamente coronati dal copricapo di rose indossato da una di loro.
Le palestriti (nome originale del mosaico) mostrano non solo la bellezza e la forza del gesto individuale ma la necessità di celebrarlo e farne ragione di affermazione collettiva.
La potenza del gruppo diviene azione performativa moltiplicando le forme dell’esercizio in ulteriori traiettorie di reciprocità, sostegno, scambio. Interconnessione.
In questa direzione l’opera mi suggerisce dei riferimenti sostanziali per immergermi nella dimensione coreografica che necessita di una estrema consapevolezza dell’agire individuale affinché possa scaturire un disegno più ampio e stratificato di traiettorie, vettori, geometrie, risonanze.
Non solo!
Le atlete donne di Villa del Casale suggeriscono un rituale intriso di grazia e bellezza, rivelativo di una comunità femminile che trova nella pratica corporea una possibilità di coesione e riscatto. Una forma di empowerment femminile che valorizza e celebra le affermazioni individuali elevandole a collettive.
STRUTTURA DEL PROGETTO
Athletes si struttura in EVENTI TERRITORIALI sempre diversi e unici
In ogni spazio/contesto/territorio in cui il progetto verrà ospitato si cercherà di coinvolgere atlete o ex atlete (preferibilmente agonistiche) che desiderino mettere in atto una forma di trasmissione delle loro pratiche sportive, del vocabolario e della vocalità che li caratterizzano.
Verrà inoltre diffusa una chiamata per cittadine di ogni età e provenienza che vogliano intraprendere un’esperienza di condivisione e pratica sul linguaggio del corpo a la possibilità di farne una danza collettiva, partendo dai gesti sportivi ma trasformati dall’esperienza anatomica individuale.
Alla comunità di atlete e cittadine, riunita sul territorio, si congiungeranno anche le quattro danzatrici della Compagnia che seguiranno il progetto in ogni sua tappa e che, oltre a condividere l’esperienza di gruppo, presenteranno nei diversi spazi e contesti, i quadri coreografici strutturati sulla suggestione del mosaico delle Palestriti.
La cantante/vocal coach, anch’essa parte del nucleo originario del progetto insieme alle danzatrici, trasformerà le vocalità trasmesse dalle sportive coinvolte in una tessitura corale da espandere e rendere esercizio di voce/canto per tutte le donne presenti, generando un corpo sonoro e ritmico con cui relazionarsi.
PERIODO E MODALITÀ DI LAVORO
Almeno 8 giorni di lavoro con le danzatrici della Compagnia, la vocal coach, le sportive e la comunità di cittadine riunite sul territorio
Numero massino di presenze da definire in base alla capienza degli spazi per le prove e per l’EVENTO PERFORMATIVO (minimo 10 e massimo 30)
Possibilità di immaginare il lavoro sia indoor che outdoor tenendo sempre presente l’idoneità degli spazi alla realizzazione del processo di lavoro e della sua restituzione al pubblico.
RICADUTA SUL TERRITORIO
Coinvolgimento di:
-Sportive del territorio
-Associazioni sportive di categoria e ASD Società sportive locali
-Donne/cittadine e comunità femminili del territorio
-Circoli e club
-Possibile focus con bambine e/o adolescenti
PRIMA AZIONE
ATHLETES – BOLOGNA – DICEMBRE 2023
Periodo: dal 28 novembre al 5 dicembre con apertura al pubblico il 5 dicembre
Presso Ateliersì nell’ambito di Artists in ResidenSì Bologna 2023
Atlete coinvolte:
-Ester Balassini (Bologna, 1977) ex martellista italiana, detentrice del record nazionale di specialità dal 2005 al 2022. Prima atleta a avere superato i 70 metri in Italia. Dal 2020 delegata ufficiale F.I.D.A.L. Bologna. Attenzione particolare all’ambito del sociale.
-Erika Morri (Bologna, 1971) allenatrice ed ex giocatrice italiana di rugby a 15, in carriera agonistica attiva nei ruoli di ala o centro. Vanta 19 presenze con la nazionale italiana con la quale ha preso parte a due edizioni della Coppa del Mondo e sette edizioni del campionato d’Europa. Founder di «Wo*mens Rugby land of Freedom: chi semina SPORT raccoglie Futuro»
Cantante/Vocal coach: Meike Clarelli
Danzatrici: Arianna Brugiolo, Valentina Foschi, Federica D’Aversa e altre (da definire)
Donne della comunità bolognese