GUARDARE AD ALTEZZA D’ERBA
Coreografia: Simona Bertozzi
Con Nanni Capecchi, Alice Crocioni, Laura Lombardi,
Carlotta Martellini, Andrea Suero e Diletta Taddei
assistente alla coreografia Lucia Guarino
Musica A. Vivaldi Andante da Concerto in D minor for 2
Mandolins, J. Barrière Allegro Prestissimo da Sonata for 2
Cellos (feat. Yo-Yo Ma & Bobby McFerrin)
Produzione La Biennale di Venezia 2014
In collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria
Progetto a cura di Associazione Culturale Nexus
Si ringraziano: Centro Danza, Centro Studi Danza Umbro,
Dance Gallery, School of Dancing Spring
“ tutto è rivelazione, tutto lo sarebbe se fosse accolto allo stato nascente”
Maria Zambrano
Osservare. Scoprire.
Spingersi fino al limite.
Tornare a ripetere. Riformulare le regole del gioco.
Perpetrare lo sforzo, la frenesia e farne esercizio di ascolto, il compito anatomico per un dialogo di sguardi, di figure, per una pratica di incontro e conoscenza reciproca.
Guardare ad altezza d’erba,
È un invito a mutare la verticalità delle posture e dei camminamenti per esercitare l’immediatezza della visione.
Secondo uno schema di attraversamenti e configurazioni geometriche, i giovani interpreti
compongono una partitura di gesti e pulsazioni dinamiche in cui l’avvicendarsi di ruoli e mimetismi rimanda alla narrazione del folklore ludico infantile.
La tensione interna alla struttura coreografica vuole coniugare la serietà e l’impiego fisico che caratterizzano il gioco, con la capacità di rinnovamento delle azioni che lo configurano.
Abilità, destrezza, attesa, riflessione si aprono all’azzardo e all’esplorazione.
Ad ogni giovane partecipante il compito di appassionarsi alle regole e alla loro reversibilità, dialogando con la scelta dei tempi e la mappatura dello spazio.
Una ritualità vertiginosa del “minuscolo” che, tra andature, battiti e ripetizioni, riscopre uno stato originario, primordiale, della condivisione e consegna ai giovanissimi corpi un transito verso l’invenzione e l’esercizio della fantasia.